mercoledì 13 maggio 2009

Morti programmate.......

Nuovo capitolo della saga "Marvel Zombies"? No, ma ci manca poco!
Abbiamo appena annunciato il ritorno di Capitan America, sicuramente primo atto di un rilancio capillare della serie dedicata al discobolo, ma non solo, visto anche l'alta carica idealistica che personaggio di Steve Rogers riveste in tutto il Marvel Universe. Il "ritorno del veterano" sarà sicuramente la fine della Dark-Age, operazione a tempo determinato, ma che di certo ha avuto il merito di portare nuovi lettori alla corte di Quesada ed, in definitiva, anche storie decisamente anticonvenzionali....a partire dalla Civil War del 2007. Vi andavate ad immaginare un mondo istituzinalmente concentrato nelle mani di un Norman Osborn in armatura, giustiziere del bene? E, prima ancora, una Guerra Civile tra supereroi in cui i cattivi quasi mai compaiono? E la Secret Invasion, così meticolosamente programmata da avere più di un effetto retroattivo? La morte di Capitan America, non è dunque che un tassello, ma anche una possibile chiave d'uscita. Ad ogni modo l'epilogo è sempre lo stesso: il personaggio storico, prima o poi, torna sempre.
Detto questo, facciamo un sommario punto della situazione, nel contesto storico della narrativa supereroica delle due maggiori case editrici del settore: quante volte gli eroi sono morti e resuscitati?
Partiamo dal personaggio in ambito più attuale: Capitan America, oltre a quella del 2007, ha avuto, almeno altri 3 decessi.....da "Stanotte Muoio", ad "Infinity Gauntled" (francamente ridicola), a quella di metà anni '90 prima del rilancio di Waid e Garney. Poi passiamo a Thor, il quale ha avuto un'assenza ad inizio anni '90 (rimpiazzata da personaggio di Eric Masterson, poi a sua volta morto come "Thunderstrike"), e poi il "Ragnarok" del 2004-2005. Anni senza il Dio del Tuono in alcuna pubblicazione, però non sono bastati per decretarne la fine, anzi hanno ancor meglio aperto le porte ad un super rilancio del personaggio, affidato a J.M. Straczynski....ed alla fine ci ha guadagnato! Spider-Man poi, oltre al clone ed all'attuale reset, era anch'egli morto un paio di volte (nell'immancabile "Infinity Gauntled" di Jim Starlin-decapitato- e nella saga "The Other", in fin dei conti rivelatasi un grosso bluff). Nei Fantastici Quattro, abbiamo poi assistito alla metà degli anni '90 alla morte ed alla prolungata assenza di Reed Richards; mentre ora con la Secret Invasion, pare che l'amaro destino tocchi alla moglie, Sue Storm. Negli X-Men la più morta e resuscitabile invece pare essere, di nome e di fatto, Jean Grey, alias Fenice....attulamente ancora sottoterra, ma sempre in attesa. Altri personaggi morti ma non sepolti sono poi Bucky Barnes (tornato come Soldato d'Inverno, poi divenuto nuovo Capitan America), Elektra per mano di Bullseye (quella attuale.....sarà stata veramente resuscitata o era una Skrull sin d'allora?), senza scordarsi di Wonder Man, che ne ha proprio viste di tutti i colori. E la lista è alquanto riduttiva, se mi mettessi a citare tutti, nemici compresi, finirei la settimana prossima!!! In casa D.C. ricordo solo le maggiori defezioni ad effetto reversibile, a partire da "Crisis on the infinite earths": Supergirl, Flash-Barry Allen, Robin-Jason Todd, Superman ed ora Batman. Ebbene, eccetto che nell'ultimo caso, soltanto perchè la saga "Batman R.I.P." è ancora in corso, tutti e dico tutti i deceduti sono, in un modo od in un altro, ritornati dalla tomba.....assieme ad un esplosivo rilancio delle loro testate. Vi immaginate un mondo senza Bruce Wayne? Io decisamente no, quindi non temete.
Discorso a parte meritano i giovani comprimari, ossia Flash-Bart Allen e Superboy-Conner Kent; morti eroicamente, ma più che altro per aprire la strada ad altri scenari narrativi per personaggi di maggior caratura. Detto ciò quello che vedo più morto è il giovane Allen (la cui defezione ha permesso il ritorno dal limbo di Wally West, nei panni del velocista scarlatto)........ma magari anche in questo caso è solo questione di tempo.

sabato 9 maggio 2009

Il ritorno di Steve Rogers....

Alla fine come tutto si spezza, ogni cosa lentamente si ricompone.
Vari spoiler sulla rete già ci hanno anticipato abbondantemente quello che sarà l'epilogo della Secret Invasion, ossia un mondo totalmente rivoluzionato in chiave oscura. Innanzitutto i "Dark Avengers", che assumeranno il controllo istituzionale della sicurezza in USA, altri non sono che alcuni Thunderbolts, aggiunti di qualche diabolico innesto....ma ovviamente non vi rivelo chi si cela dietro i loro costumi, raffigurati qualche post addietro. Ma ovviamente non è finita qui. Quale sarà l'epilogo del Dark Reign?
La risposta a questa domanda ovviamente è celata nel più stretto riserbo, ma su tutto la notizia che fa più piacere è sicuramente quella del ritorno, sempre più certo e vicino, della bandiera vivente del Marvel Universe. Si è proprio lui, Steve Rogers, il quale, visto come si sono messe le cose dopo Civil War, pare l'unico in grado di restituire la luce in questa Dark-Age!
Attualmente non si sa come o quando l'originale Capitan America sia riuscito a sconfiggere la morte per l'ennesima volta, ma di certo non si sfocerà nel banale, essendo la storia nelle esperte mani del "suo assassino", ossia Ed Brubaker. Come in molti già paventano, ora si tratterà solo di dare un'adeguata ricollocazione al personaggio di Bucky Barnes, attuale erede del costume di Rogers, che pian piano ha trovato una sua dimensione nel Marvel Universe. Sinceramente la sua calotta corazzata e le sue scorrazzate con la Vedova Nera iniziavano ad entusiasmarmi.....me vediamo come andrà a finire. Un ritorno all'identità di "Soldato D'Inverno", pare l'ipotesi più accreditata. Vedremo....

mercoledì 6 maggio 2009

X-Men le origini: Wolverine

Fresco di visione, tiriamo un attimo le somme su questo atteso spinn-off dedicato James Howlett-Logan, alias Wolverine. Dopo il rifiuto di Bryan Singer, regista dei primi due film sugli X-Men, alla fine la regia è andata a Gavin Hood, filmaker non di primo piano, ma specializzato in pellicole d'azione e guerra spicciola (ha diretto anche qualche episodio della serie tv di Stargate). Premettiamo subito che il film non è un capolavoro, ha notevoli difetti sia nella sceneggiatura che nella regia; ma comunque è godibile e, per chi ama i fumetti e giustifica tutto, arriva pure ad essere nel complesso discreto. In poche parole siamo ben avanti rispetto a quella gran ciofeca che fu al tempo X-Men III. Sicuramente la parte migliore è proprio quella iniziale, almeno sino alla prima mezz'ora, in cui si mette in evidenza lo spessore storico del personaggio di Logan e sopratutto il rapporto sia con i suoi comprimari, che con la società civile degli ultimi cento anni. Certo mi sarei aspettato una regia più sensibile e meno frettolosa, sopratutto sugli eventi passati di Wolverine, specialmente quelli d'inizio secolo, altresì ben narrati sul fumetto "Wolverine Origins". Insomma, lo spunto sulla trama da prendere c'era tutto ed, invece, l'adattamento cinematografico ha subito notevoli differenziazioni rispetto alla storia originale e cartacea, talvolta semplificando ed, in molti casi, peggiorando le cose.
Gli eventi scorrono rapidissimi, poco introspettivi: praticamente dopo i primi dieci minuti si va subito alle guerre, combattute al fianco del fratellone Victor Creed: Prima e Seconda Guerra Mondiale, nonchè una trasferta in Vietnam. Poi la vita da mercenari al comando di Striker in Africa, dove compare anche un'altra vecchia conoscenza....Deadpool, nel fiore degli anni! In seguito, dopo l'ennesima efferatezza commessa dai suoi commilitoni, Logan divorzia dal suo vecchio team e si da alla pace dei monti canadesi, assieme alla compagna Volpe D'Argento.....ma nemmeno il tempo di piangerne la dipartita per mano del solito Creed (e qui le similitudini col fumetto ci sono abbastanza...), che Wolvie si rimette subito a caccia, concedendosi veramente poche lacrime e tante iniezioni di adamantio. Il resto è un mix tra film d'azione forsennata ed effetti speciali, con non pochi rimandi a qualche b-movie di vecchia conoscenza, quelli in cui il nemico cambia in continuazione e non si capisce mai chi sia il più cattivo. Di sangue nemmeno l'ombra, di morti invece molti....ma non impressionano, come se ci si fosse volutamente tenuti sull'interpretativo. Un tocco in più di "dark" ed uno in meno di ritmo, secondo me avrebbero reso la pellicola dieci volte migliore, senza rimandi ai film di Chuck Norris. Ad ogni modo i cameo di personaggi legati alle serie mutanti della Marvel non si sprecano e si va da Blob, allo stesso Wade-Deadpool, ad un giovane Scott Summers-Ciclope, ad Emma Frost, ad un liftato Professor Xavier, sino ad arrivare a Remy Lebeau alias Gambit. Non mancano però delle incongruenze e forzature che per qualcuno, come me, potrebbero risultare non solo eccessivamente fantasiose, ma perfino indigeste: innanzitutto Victor Creed.....è il fratello di Logan? Questa era solo una lontana ipotesi di qualche anno fa (legata proprio ad alcune implicazioni di Wolverine Origins di Paul Jenkins) poi smentita da specifiche analisi del sangue, eppure nel film i due sono fratelli sin dal 1895.....però! Che gli autori stiano cercando di ripensarci? Deadpool, inoltre, dopo un inizio molto buono è gestito malissimo nel finale, storpiato del tutto da quello che è in realtà....e non vi dico che gli fanno o come va a finire (sembra il Super-Skrull...)! Inoltre Volpe D'Argento è si "doppiogiochista sincera" ma è anche sorella di Emma Frost.....che minestrone!!!
In definitiva, dal film prendete le cose buone e vi soddisferà....non pensate alle cattive, perchè che non è un capolavoro si sa, ma non è nemmeno da buttare via. Hugh Jackman è superlativo!
I peggiori adattamenti Marvel rimangono tutt'oggi Daredevil ed X-Men 3......mentre la delusione maggiore rispetto alle aspettative continua a confermarsi Spider-Man 3. Wolvie è nella media, quindi lo promuoviamo; in attesa di un nuovo capitolo de "Le Origini" che si vocifera essere dedicato proprio a Deadpool, quindi ci sta pure l'occasione per rimediare a quello che hanno fatto al povero Wade. Alla prossima!

martedì 5 maggio 2009

Fabbri/Eaglemoss...prospera!

Se la postuma collezione di riproduzioni in piombo degli eroi D.C. è presto tramontata, con l'inaspettata rinuncia di Eaglemoss ad una distribuzione in Italia dopo appena 4 numeri; a quasi ottanta uscite è invece arrivata la serie di riproduzioni dei supereroi Marvel, sempre realizzate da Eaglemoss, ma stavolta pubblicate da Fabbri Editori. Le ultime due uscite sono state Miss Marvel (alias Carol Danvers) e Sentry. In quanto a realizzazione direi molto meglio la prima del secondo, il quale, a mio avviso, non rende giustizia al personaggio....poichè pitturato male e scarsamente definito! Peccato perchè ora, l'incostante qualità dei modellini a livello pittorico, comincia a farsi frequente, accostando riproduzioni veramente bellissime (basti pensare a Fenice-Jean Grey, oppure a Cap, Occhio di Falco, Iron Man, la Gatta Nera, gli FQ....e molti altri) ad altre altamente scarne e scarse (Freccia Nera, Havok, Dormammu, Sentry, Quicksilver...). Che dire? Pazienza! Per dovere di cronaca inserisco qualche foto dalla mia collezione e non sono tutti! Ho diviso i gruppi per tematiche: Vendicatori e Fantastici 4 families; eroi urbani; mutanti; cattivi. Cliccare sulle foto per ingrandire.















Uomo Ragno: I misteri iniziano a svelarsi....

Non solo più luce e sempre meno buio, ma anche il parco dei comprimari de "Il Nuovo giorno" di Spider-Man inizia a ben delinearsi. Innanzitutto suppongo che prima o poi la questione della "fatidica" seconda domanda di Mary Jane a Mefisto in One more day, venga riaffrontata seriamente, magari prima di un rientro in scena concreto della ex signora Parker. I sospetti di Max Brighel comunque non sono del tutto infondati: " e se come seconda richiesta, la povera MJ avesse chiesto al Diavolo di non dimenticare la sua passata (ora inesistente) vita coniugale, con tutto ciò ad essa connesso?" Un bel fardello ed il recente, indiretto, incontro tra lei e l'Uomo Ragno lascerebbe proprio intenderlo: si capiva chiaramente che la rossa sapeva, con un pizzico di malinconia, qualcosa di più di ciò che i fatti veri e propri stavano concedendo. Ma se fosse così, perchè mettersi con quella superstar hollywoodiana di Bobby Carr ed ingaggiarci una relazione che, credo, tutto sia fuorchè casta? Attendendo un'occasione per sovvertire il destino, non era meglio rimanere single e vegliare su Peter?
Per questo, forse c'è dell'altro, ma vedremo come andrà a finire.....
C'è poi il caso di Mr. Negativo che, visto quello che ha fatto alla malattia di Eddie Brock, tramutando l'ex Venom nella nemesi del Venom attuale (Mc Gargan)....si sta rivelando più che degno del suo nome: un vero generatore di opposti! Ad ogni modo l'Anti-Venom mi piace, speriamo che duri, visto come è stato mal gestito il personaggio simbiontico negli ultimi 10 anni. Sempre più certa è invece l'identità di "Minaccia", lo pseudo-Goblin che ha esordito proprio con il nuovo corso de "L'Uomo Ragno". Secondo me i sospetti ora sono quasi certezze: si tratta di Harry Osborn, per più di un ovvio motivo. Innanzitutto la tecnologia: Harry, anche se ora è fuori dall'azienda di famiglia, per gestire il Coffee Bean, ha avuto comunque accesso ai progetti Oscorp e potrebbe benissimo (come ha sempre fatto, d'altronde) aver messo mano sui gingilli del padre.
Secondo punto, l'aspetto fisico demoniaco del tutto naturale (Minaccia non indossa costumi), nonchè alcune reazioni d'irrascibilità assai sospette di Harry Osborn. A tal pro, è fin troppo facile ricordare che Harry era morto e sepolto (in una grandissima saga targata De Matteis/Buscema) ed è tornato in vita solo dopo One More Day......ne deriva che anche lui è un effetto del patto dei Parker col diavolo, quindi c'è del demoniaco in lui, bisogna vedere soltanto a che livello.
Chiudo con un piccolo quesito su Harry: ma del suo matrimonio con Liz Allen e di suo figlio Norman, perchè non se ne parla? Ricordo che quando Harry morì, malgrado la follia derivata dalla formula di Goblin, era legatissimo sia alla moglie che, soprattutto, al figlio. Norman era la sua ragione di vita, impossibile dimenticarla, nè con la morte nè con una nuova vita. Ora invece, eccezion fatta per i suddetti scheletri nell'armadio, il buon Harry vive da fresco trentenne in carriera, nel solare e quieto Coffee Bean, spesso e volentieri accompagnato dalla sua bella ed avvenente pupattola Lily Hollister. Insomma, sia lui che Peter, non solo sembrano più ingenuamente disinvolti, ma anche più giovani, sia fisicamente che intellettualmente. Che Mefisto abbia cancellato anche i ricordi e gli affetti coniugali di Harry?
Non so, ma mi mancano i tempi prima di One More Day, quella maturità delle storie per intenderci. Ora, invece, dopo un inizio di ampio respiro si sta andando troppo per le lunghe. E' impossibile dimenticare o rimodellare il passato, cambiando completamente l'approccio sulle cose. Ho la nostalgia di quell'odio sviscerato di Harry per Spider-Man e la difficile convivenza tra esso e la leale amicizia con Peter....quella era follia allo stato puro! Ma, visti i fatti di oggi, perchè odiare Spider-Man.... se Norman Sr. è vivo e vegeto, e non più morto-impizzato col suo aliante?
Insomma il passato non aiuta, speriamo solo che l'originalità dei team creativi di "The Amazing Spider-Man" sappia armonizzare quella che, finora, resta comunque una frattura tra il presente ed il passato di un personaggio, con tanta, troppa storia alle spalle. Che vuol dire? Prima del patto con Mefisto Peter, con tutti i suoi problemi, era un uomo...anzi, lentamente, con gli anni, le responsabilità, la vita vissuta (il matrimonio, le perdite, il dottorato, la parentesi della gravidanza di MJ, il periodo d'insegnamento nella suo vecchio liceo e quant'altro..) era giunto ad essere un uomo, con l'approccio alla vita serio e proprio di una persona adulta. Ora invece, malgrado qualcuno di questi fatti sia ancora valido come ricordo, pare un ragazzone...che vive alla giornata e spara quattromila battute, per sviare dalla realtà. Ok, siamo tornati agli anni '70, ma anche il personaggio è regredito......non ha solo dimenticato alcune cose, è proprio "tornato indietro pure con il cervello", togliendosi quei cinque-sei anni mentali di continuty. Questo non mi piace e spero che venga posto qualche rimedio più armonico, tra il Peter-prima ed il Peter-poi, ancora troppo diversi per essere il prodotto d'una semplice decontestualizzazione forzata.
Visto che "Brand New Day" non è una miniserie (purtroppo), armonizzare non sarà cosa facile, comunque al tempo l'ardua sentenza.... per ora B.N.D. sembra ancora un compartimento stagno (ben architettato, ma pur sempre tale) nella continuity ragnesca......per questo dico che è ancora presto per giudicare l'operazione rilancio di Quesada!

martedì 14 aprile 2009

Rewind: Adam Strange

Recentemente ho acquistato i tre volumi di Play Extra (21-22-23 del 1992) contenenti la miniserie Adam Strange. Ad esser sinceri, l'ho fatto con più curiosità che voglia, anche perchè sebbene conoscessi il personaggio da varie altre apparizioni su testate Dc, tra cui quella della Justice League; non mi aveva mai più di tanto incantato. Obiettivamente, trovavo improponibile l'accostamento tra i leggendari supereroi della Lega, con un semplice archeologo dotato di tuta spaziale e zainetto a razzi. Come era possibile? Non mi posi più di tanto la domanda e tralasciai la risposta per anni, limitandomi a considerare Strange come un pittoresco elemento di un cosmo di personaggi esteso e variegato. Ovviamente la mia definizione, o meglio impressione, era stata quanto di più riduttivo non ci potesse essere, visto che il personaggio esiste sin dal 1958 e la sua storia editoriale ha avuto il suo nobile e meritato spessore nei decenni; ad ogni modo poco m'importava.....pareva ridicolo! Questo almeno sino alla lettura della succitata vecchia miniserie importata per la prima volta qui da noi dalle Edizioni Playpress, nei cui crediti tuonava l'accopiata Adam Kubert (matite) ed Andy Kubert (colori). Io adoro entrambi i figli d'arte del vecchio Joe, sin dai tempi della Marvel, in particolare Andy, che ha deliziato con il suo tratto moltissime letture delle testate mutanti assieme a quelle di Capitan America, nonchè degli Avengers. Adam invece l'ho apprezzato maggiormente con il tempo, poichè più del fratello, ha saputo affinare il tratto con gli anni ed, all'occorrenza evolversi cambiando stile: basta vederlo ora all'opera assieme a Richard Donner su Superman per capire quanto sia diverso, da quando disegnava Wolverine o Gli Spiriti della Vendetta per la Marvel. Su Adam Strange, Andy disegna ed Adam colora; mentre Richard Bruning sceneggia. Vediamo un pò meglio di che cosa si tratta. Adam Strange è un archeologo molto affermato, terzo figlio, probabilmente nemmeno voluto, di una famiglia forse troppo anziana sia anagraficamente che culturalmente per lui. Un giorno, ritrovando un manufatto (il Raggio Zeta), viene incautamente teletrasportato in una nuova galassia, nella fattispecie sul Pianeta Rann, dove inizia a vivere una serie di nuove avventure, specialmente come difensore "alieno" della locale popolazione. Gli abitanti di Rann sono antropomorfi, in tutto e per tutto simili agli esseri umani, ma più apatici em moralmente spenti. Infatti il loro maggior grado di evoluzione tecnologica ha fatto si che questi abusassero delle macchine, via-via, perdendo stimoli e valori. Strange invece, incarnando la vitalità della natura umana, sembra per Rann non solo una possibilità di redenzione, ma anche un modo per capire come e quanto si era sbagliato in passato. L'archeologo diviene allora una sorta di guardia nazionale, indossando elmetto, zaino a razzi ed una tuta biancorossa. Malgrado l'appariscenza (a volte anche retrò e goffa) non è assolutamente dotato di superpoteri poichè, oltre al proprio equipaggiamento, le sue maggiori risorse risiedomo proprio nella scaltrezza e nell'intelligenza, che lo mettono in condizoni di superare, anche rocambolescamente, ostacoli altrimenti improponibili. Malgrado resti comunque un alieno, nella società di Rann non solo lentamente viene accettato, ma trova anche l'amore nella giovane e bella Alanna, figlia del notabile e saggio Sadath. Nella miniserie in questione, però molte carte tornano in tavola ed a Rann non tutti sono fieri o grati di ciò che Adam Strange ha fatto per loro e preparano un colpo di Stato, pronto a rovesciare quell'ordine che Strange aveva difeso. Tornano alla ribalta anche alcune trame associate al personaggio nel corso degli anni ottanta da Alan Moore, ovvero che molto del rispetto che Rann nutre verso Strange lo si deve al fatto che ivi la popolazione è sterile e che lui, con la sua fertilità umana, può assicurare la riproduzione del popolo. Strange però non ha nemmeno il tempo per ponderare il contesto, deve infatti urgentemente tornare sulla Terra, cavalcando per l'ultima volta il raggio Zeta, giacchè il suo anziano padre sta morendo in un letto d'ospedale. Sarà per lui l'ultimo viaggio prima di tornare definitivamente a Rann. Alanna dal suo aspetta un bambino proprio da Adam e ciò non farà che avvalorare gli eventi quando la situazione politica inizierà a precipitare......
Queste in poche parole le premesse per l'avvincente trama intessuta da Brunning, anche se sporadicamente vi sono dei vistosi cali nei dialoghi, segnati da alcuni discorsi e risvolti fin troppo semplicistici e banali. Per il resto invece la storia è coinvolgente ed affascinante, un misto tra esotico ed avventura all'interno di un contesto tutto fantascentifico.....come parto d'una letteratura d'altri tempi. Andy Kubert svolge egregiamente il suo lavoro, con una magistrale cura nelle inquadrature, mentre Adam si destreggia ai colori dando a Rann una grande atmosfera e profondità, nonchè circondando di colore i tratti delle sagome, affievolendo la china in pastellate sfumature di colori caldi, come accade nelle migliori graphic novel. Insomma una lettura da consigliare ed un avvertimento a continuare a seguire i risvolti di questa trama anche dopo la fine della storia......perchè non tutto ciò che avverrà all'epilogo è scritto nella pietra: ci saranno dei cambiamenti e dei miracolosi ritorni alla vita, parola mia! Un plauso alla Playpress che nel 1992 se ne usciva con letture tanto interessanti quanto editorialmente coraggiose.......quelli erano bei tempi! Per chi volesse riprendere Adam Strange, ricordo che recentemente Planeta Deagostini non solo ha proposto delle ristampe (anche di questa minisaga), ma sta proseguendo la storia in volumi riservati al circuito delle fumetterie.....molto interessanti.
Ciriciao

mercoledì 1 aprile 2009

La Eaglemoss toppa!

Wonder Woman: figura riprodotta in piombo che raramente vedremo in tempi brevi in Italia. Infatti, dopo nemmeno un mese, mille difficoltà nella distribuzione e soli quattro numeri, la serie "Dc Comics-Supereroi Collezione Ufficiale" edita dalla Eaglemoss, si ferma. Nel n.4, in cui era pubblicato il fascicolo di Green Lantern e relativa miniatura, un bigliettino all'interno dello stesso comunicava la tutt'altro che rassicurante notizia che "l'opera viene al momento sospesa" e che "in caso di rilancio ne verrà a suo tempo informato attraverso una campagna pubblicitaria televisiva". In poche parole, mettetevi l'anima in pace e chissà....mi chiedo solo che fine faccia, a questo punto, la mia cartolina, allegata al n.1 e spedita poco dopo, in cui sottoscrivevo l'abbonamento per ricevere gratuitamente in cambio la miniatura di "Batman sul cornicione"....ahi ahi! Forse, è lecito pensarlo, la Eaglemoss ha osato troppo a scendere in campo in prima persona, trainata dal successo che i suoi modellini Marvel stavano e stanno tutt'ora riscuotendo nella serie parallela, data però (e per fortuna, con il senno di poi..) in appalto a Fabbri Editori. Altro dato di fatto è che la serie di modellini Dc all'estero prosegue (siamo oltre i trenta modellini...), quindi un modo per reperirli c'è sempre (leggi e-bay), oppure per ben confidare....magari terminata la serie Marvel, la stessa Fabbri prenderà in mano il progetto, ricominciando e proseguendo la serie Dc. Per la stampa e per i nostalgici ricordo che prima di fermarsi, la Eaglemoss aveva pubblicato i seguenti personaggi Dc: N.1 Batman; N.2 Superman; N.3 Joker; N.4 Green Lantern . Il N.5, come pubblicizzato nel fascicolo, sarebbe dovuto essere Flash....pazienza!